
Psicoterapia Adleriana
“Non si dimentichi il fatto assai importante che non sono l’eredità e l’ambiente i fattori determinanti: entrambi costituiscono solo l’intelaiatura e le influenze a cui l’individuo risponde in base al proprio potere creativo e al proprio stile di vita.”
Alfred Adler
Chi è Alfred Adler?
Psichiatra, psicologo e psicoterapeuta austriaco, con Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, fondò le basi della psicologia psicodinamica.
I suoi studi lo portarono ad elaborare una teoria psicologica, la Psicologia Individuale Comparata, i cui principi sono ancor oggi estremamente attuali.
Il rilievo conferito alle prime esperienze di vita, l’importanza del contesto sociale in cui si vive, l’unità mente-corpo, sono solo alcuni dei concetti rilevanti nella teoria adleriana che hanno trovato conferma nelle più recenti ricerche in ambito psicologico.
I principi della teoria adleriana
La Psicologia Individuale è annoverata tra le psicologie del profondo perché, secondo Adler, le dinamiche psichiche includono sia processi consci che inconsci che interagiscono e che sono orientati verso il raggiungimento di un fine.
Comprendere un individuo e cogliere il significato del suo stile di vita significa quindi riuscire a cogliere la logica sottostante i pensieri, i sentimenti, le azioni che sono tutti orientati verso una stessa direzione che conferisce senso all’esistenza dell’individuo.
L’essenza della teoria adleriana è insita nella sua stessa definizione di Psicologia Individuale Comparata: ogni individuo è irripetibile, il suo sviluppo è unico e creativo e lo si può realmente comprendere solo considerando il contesto socio-culturale di appartenenza.
Ciascuno di noi è un’unità bio-psico-sociale: aspetti biologici, psicologici e sociali concorrono nel dare forma alla nostra unicità.
La teoria adleriana evidenzia l’impatto delle esperienze di vita sfavorevoli sullo sviluppo psichico individuale: esse possono generare un complesso di inferiorità e poiché ognuno tende all’autosicurezza, inconsapevolmente verranno messi in atto tentativi di compensazione, alla ricerca di tale sicurezza.
Ciò porta a percorrere il lato utile o il lato inutile della vita: il lato utile conduce a scelte che valorizzano la persona e mantengono l’armonia con l’ambiente circostante, mentre il lato inutile conduce inevitabilmente alla sofferenza.
Il pensiero di Adler è estremamente incoraggiante: in presenza di sofferenza il sé creativo, funzione della mente, se opportunamente sostenuto è una risorsa che consente di trovare nuove forme di compensazione positiva per soddisfare i bisogni psichici della persona e garantire una maggiore serenità.


La psicoterapia adleriana: un’opportunità per conoscere se stessi
La decisione di intraprendere una psicoterapia il più delle volte scaturisce dalla presenza di un malessere che irrompe nella quotidianità ed interferisce con il soddisfacimento di uno o più di quelli che Adler chiamava i Compiti Vitali: l’amore, il lavoro, le relazioni sociali.
Talora è possibile cogliere l’origine di tale malessere: un evento traumatico, un cambiamento repentino e stressante possono rompere l’equilibrio preesistente; in altri casi è più difficile cogliere la relazione tra quel senso di disagio che si sperimenta e le sue origini.
Ecco allora che sentimenti d’ansia o di tristezza, malesseri somatici, rimuginio, alterano la qualità della vita, generando incertezza e un interrogativo: cosa mi sta succedendo?
La psicoterapia adleriana consente, attraverso un percorso di scoperta di sé e del proprio stile di vita, di trovare le risposte che si stanno cercando e di intraprendere un nuovo cammino, in linea con ciò che si desidera davvero, svincolandosi da credenze passate su di sé e sugli altri.
L’incoraggiamento del terapeuta nel corso del trattamento psicoterapeutico è fondamentale: chi presenta un malessere, in un’ottica adleriana, è una persona scoraggiata, poco consapevole del proprio valore, che interpreta gli errori come fallimenti. E’ una persona che si allontana dalle relazioni sociali e che fatica nella realizzazione dei propri compiti vitali.
Attraverso la terapia adleriana si vuole aiutare al persona a recuperare la capacità di guardarsi amorevolmente, accogliendo autenticamente l’intreccio di risorse e limiti che contraddistingue ciascuno.
Obiettivo della terapia è guardare a se stessi ed alla vita con coraggio, dando spazio al sentimento sociale ed alla capacità di stare con gli altri nel rispetto di se stessi, percorrendo il lato utile della vita.
La mia formazione in Psicoterapia Adleriana
Ho frequentato la scuola di specializzazione quadriennale S.A.I.G.A. di Torino conseguendo il titolo di Psicoterapeuta ad orientamento adleriano.
Successivamente ho svolto un training personale per la preparazione all’attività analitica prima con il Prof. Giacomo Mezzena e poi con il Prof. Pier Luigi Pagani diventando Analista della Società Italiana di Psicologia Individuale.
Se vuoi saperne di più sulla Psicologia Individuale di Alfred Adler puoi leggere i seguenti testi:
- Alfred Adler, Il Senso di vita, Ed. Newton Compton, 1997
- Alfred Adler, Cosa la vita dovrebbe significare per voi, Ed. Newton Compton, 1994
- Giacomo Mezzena, Luci ed ombre della vita emotiva. Capire le emozioni per conoscere se stessi, Firenze libri, 1997
- Francesco Parenti, Pier Luigi Pagani, Lo stile di vita, De Agostini, 1997
- Stein Henry T, Teoria & Pratica. Un approccio socratico alla vita democratica. Psicoterapia Adleriana, trad.it. Liliana Bo e Alberto Anglesio, formato Kindle, 2020

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